FIRENZE - MISTERO KATA: LA MADRE, “NON DIMENTICATELA VOGLIO VERITà”

Chiara Valentini
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Ventiquattro cuori, tanti quanti sono i mesi dalla sua scomparsa. Ognuno con una frase dedicata a lei. E poi la lettera della madre: “mi sveglio ogni giorno sperando che sia finito l’incubo. Ma l’incubo continua perchè tu non sei tornata”. E’ forte l’emozione nel secondo anniversario dalla scomparsa della piccola Kata e nell’appendere alle pareti dell’ex Astor, dove tutto è avvenuto, quei messaggi la madre non ce la fa e scoppia in lacrime. Ma poi ai molti giornalisti presenti torna a chiedere verità. Chi sapeva che l’uscita da Via Monteverdi non era controllata dalle telecamere? E’ la domanda che ancora si pone la madre chiedendo di non tralasciare la pista della prima comunità ad occupare l’albergo, quella rumena. Un dettaglio delle prime ore dopo la scomparsa è rimasto impresso nella memoria della madre di Kata. Alla commemorazione di oggi era presente la madre di Kata e rappresentanti dell’Associazione Penelope che si occupa di bambini scomparsi. Nessun fiorentino (a parte il rappresentante del Comitato del quartiere), nessuno dell’amministrazione comunale, nessuno della comunità peruviana. Solo qualche passante che più tardi si ferma per un ricordo.

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