PRATO - Omicidio nel dormitorio della New Haven: torna la scena del crimine con protagonisti gli aspiranti Csi

Nei locali di piazza San Francesco gli studenti hanno messo in pratica quanto appreso in aula: la raccolta, la documentazione e conservazione delle prove per ricostruire i fatti e risolvere il crimine
Nadia Tarantino
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Sembrava una vera scena del crimine con tanto di cadavere e investigatori alla ricerca di prove e indizi, ma in realtà si è trattato di una simulazione  allestita nel dormitorio del Campus dell’ University of New Haven con sede in piazza San Francesco aperta anche al pubblico. Una scena che è servita per l’esercitazione annuale degli studenti iscritti al corso di Scienze Forensi, che supervisionati dal  docente, David San Pietro,  hanno  investigato secondo le tecniche scientifiche imparato in classe: la raccolta, la documentazione e conservazione delle prove per ricostruire i fatti e risolvere il crimine. Il corso estivo di Scienze Forensi vede crescere di anno in anno il numero degli studenti che vengono a Prato per fare questa esperienza. Tra loro Abigail Bail  l’anno scorso studentessa oggi forte della sua laurea in Scienze Forensi è tornata come TA -Teaching assistant- del professore: “Ho scelto Prato perchè volevo fare la mia prima esperienza all’estero, per acquisire una diversa prospettiva sulle Scienze Forensi. Prato aveva da offrire tutto quello che cercavo: cultura, storia, buon cibo e i paesaggi. Devo dire che la mia esperienza è andata ben oltre le mie aspettative. Per quanto riguarda la parte accademica- prosegue Abby- le lezioni a Prato sono diverse rispetto a quelle al main campus, si fanno più esperienze dirette, visite culturali e il gruppo della classe è più piccolo. Si sta insieme tutto il giorno a lezione, si mangia insieme e piano piano ci sentiamo come in famiglia”.

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