FIRENZE - RAPPORTO LEGALITà: DA ATTENZIONARE IL FENOMENO GIOVANILE E DELLE MAFIE STRANIERE

Chiara Valentini
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In Toscana si stima l’esistenza di almeno 200 gang, delle quali oltre 40 nella sola città di Firenze. Nel febbraio 2025 è stata condotta un’operazione di polizia su tutto il territorio nazionale che ha interessato anche le province di Firenze, Arezzo, Livorno, Lucca, Pisa e Prato con ritrovamento di armi, droga e refurtiva e oltre 50mila euro in contanti. Sono stati controllati 13mila giovani, dei quali 3mila minorenni 73 sono stati arrestati (13 minorenni) e 142 denunciati in stato di libertà (29 minorenni). Numeri inquietanti quelli registrati dal rapporto dell’Osservatorio regionale sulla legalità  che dimostrano come il fenomeno necessiti una particolare attenzione.  “Se non si interviene in tempo – si legge nel rapporto – il rischio concreto è che si trasformino in gruppi narco mafiosi”. “So di andare controcorrente – ha sottolineato il Presidente dell’osservatorio Don Andrea Bigalli – ma ricordatevi che i delitti violenti in questo Paese diminuiscono e continuano a diminuire. Aumentano altri tipi di delitti, gravissimi: il cosiddetto femminicidio o i delitti intrafamiliari. C’è un disagio costante e diffuso che non può essere sottovalutato”.Il Rapporto fotografa anche i temi della legalità legati alle mafie in Toscana. Ne emerge lo stretto rapporto tra web e mafie e l’uso dell’Intelligenza Artificiale. Strumenti tecnologici di cui si serve ampiamente la criminalità organizzata. La Toscana ha gli anticorpi per reagire al fenomeno mafioso nelle sue varie forme (da Cosa Nostra, alla Ndrangheta alla mafia Cinese) ma occorre tenere alta l’attenzione perchè la Toscana è terra appetibile e non è esente da infiltrazioni. Dal turismo a Firenze al tessile a Prato al Porto a Livorno, ai reati ambientali (vedi Keu): sono molti i settori su cui tenere alta la guardia, spiega l’Osservatorio. “Chiedo da tempo alla Regione – continua Bigalli – di finanziare, anche tramite i lavori dei vari Osservatori, non ultimo quello che presiedo, un’analisi seria sul rapporto fra mafie straniere, mafie italiane e comunità straniere locali, perché, va ricordato sempre, le mafie straniere agiscono solo sotto l’egida delle mafie nazionali”.

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