L’assemblea dei soci della Banca di Cambiano esprime un sì unanime alla fase di rinnovamento dei vertici, in plancia di comando da 27 anni, chiesto dalla Banca d’Italia nell’ispezione tenuta nel primo semestre 2025. Una richiesta che anticipa di qualche mese il ricambio previsto tra il 2026 e il 2027. In seguito alle dimissioni, nella seduta di oggi sono stati sostituiti tre consiglieri e il collegio sindacale. Il nuovo direttore generale arriverà entro gennaio. Entrano in cda Niccolò Abriani, Leonardo Melosi, Antonella Rapi. La fase di rinnovamento sarà completata a primavera con l’approvazione del bilancio 2025 che al 30 settembre registra un utile tra i 7 e gli 8 milioni di euro. Bankitalia ha chiesto una discontinuità con il passato per stemperare i forti legami con i territori di riferimento e anche come conseguenza della scelta della banca di trasformarsi in spa.
Tra le 15 prescrizioni imposte da Bankitalia troviamo l’apertura a un partner istituzionale – come ad esempio un’altra banca – per almeno il 20% del capitale. Infine i conti sulla cui trasparenza e solidità non risultano contestazioni. Un fatto questo sottolineato dal presidente Paolo Regini
Firenze - CAMBIANO, VIA AL RINNOVAMENTO CHIESTO DA BANKITALIA
LIVE
6