TOSCANA - È SCONTRO SUI CPR, MA I TOSCANI LO VOGLIONO

Alessio Poggioni
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Se su molti temi centrodestra e centrosinistra sembrano avere idee e ricette simili, il CPR è uno dei temi che più divide gli schieramenti: dopo lo scontro tra i deputati Donzelli e Fossi a inizio settimana, la discussione si è evoluta: il Ministero dell’Interno avrebbe confermato in queste ore l’annuncio del braccio destro di Giorgia Meloni, su contatti già avviati in Toscana per individuare il luogo dove inserire la struttura, e a stretto giro è arrivata la replica del presidente uscente Giani.
Insomma, il braccio di ferro è di quelli forti, e solca una differenze netta tra gli schieramenti; dividendo anche i toscani, ma con un dato interessante: secondo una rilevazione di giugno di EMG Different per Toscana TV, il 55% dei cittadini della regione sarebbero a favore della struttura. Certo, la grande maggioranza di questi vorrebbero garanzie sulla trasparenza e la gestione delle persone ospitate, ma sarebbero comunque favorevoli. Senza però volerlo ospitare nel proprio comune: il 60% degli intervistati nega la volontà di averlo vicino. Una sindrome Nimby in piena regola, che però riaccende la questione e pone interrogativi anche ai più fermi contrari.
Più netto invece, il giudizio dei toscani sulla possibilità di costruire e ospitare un centro per minori non accompagnati: su questo la maggioranza è ampiamente favorevole, così come in passato c’erano state aperture anche tra i sindaci del centrosinistra, soprattutto nelle grandi città, poi finite sottotraccia dopo la vittoria al congresso di Elly Schlein e l’affermarsi del campo largo.

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