Abbiamo passato settimane, prima e dopo il voto, a parlare dei possibili contrasti interni a un campo largo unito da molto ma diviso da alcuni nodi di non poco conto. Che restano strettini, per carità. Ma la suspence per le deleghe della nuova giunta non è arrivata da AVS o dal Movimento 5 stelle. Il PD ha fatto tutto da solo e si è avvitato sulle deleghe dall’Assessora uscente Alessandra Nardini che Giani probabilmente non avrebbe nemmeno voluto in giunta, al massimo avrebbe voluto assegnarle responsabilità più leggere, ma per la quale si è mosso anche il fronte Romano Schlein/Orlando. E hai voglia a rilasciare dichiarazioni rasserenanti o dar la colpa alle solite ricostruzioni di stampa. In realtà il braccio di ferro sulle deleghe (soprattutto quella sul lavoro) ha fatto rinviare la giunta da ieri a oggi ed è continuato anche questa mattina fino a poco prima della riunione durante la quale, comunque, il clima è stato descritto come sereno e costruttivo. Tornando ai vecchi nodi del campolargo, vedi soprattutto aeroporto e altre infrastrutture, chi sarà chiamato a scioglierli è Filippo Boni che si mostra fiducioso. Altra novità rispetto alle indiscrezioni pre deleghe ufficiali, frutto probabilmente di una scelta politica, c’è il servizio idrico che in clima di acqua pubblica sembrava dovesse restare in mano a Giani e andrà invece ai 5 stelle insieme all’ambiente. Barontini la elenca tra le priorità insieme a bonifiche, gestione dei rifiuti, comunità energetiche. Monia Monni, che avrà da gestire l’assessorato di maggior peso economico (la sanità) insieme alla welfare, ha elencato tra le priorità il confronto con gli operatori del sistema e ascoltare le loro esigenze, accelerazione della sanità territoriale con la realizzazione delle prima 70 case di comunità, tema degli anziani al centro, umanizzazione delle cure.
FIRENZE - GIUNTA DELLE POLEMICHE? PACE FREDDA TRA GIANI E NARDINI
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