“Hanno deciso di uscire dal palazzo e di chiudersi nelle sedi di partito sottraendosi al confronto, ma qui c’è ancora del lavoro da fare” Si è aperta con queste parole del capogruppo della lista civica Gianni Cenni sindaco Leonardo Soldi la conferenza stampa del centrodestra unito convocata questa mattina, venerdì 27 giugno, ad una settimana dalle dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti. Uniti senza spicciole retoriche politiche, ma con l’unico intento di ricostruire sulle macerie nel più breve tempo possibile per tornare al voto e consegnare una nuova guida, più duratura, alla città. A distanza di otto giorni dall’ultimo consiglio comunale, il centrodestra sollecita un confronto pubblico tra la sindaca dimissionaria ed i consiglieri chiedendo un consiglio comunale straordinario e accusa nuovamente l’amministrazione di non essere stata in grado di comunicare ed informare gli altri attori politici delle decisioni prese. “Bugetti ha fatto come Schettino, ha lasciato la nave, ovvero la città, in una pericolosa pericolosa paralisi amministrativa e nel silenzio tombale. Sgattaiolati a risolvere le questioni interne, hanno lasciato tutti senza informazioni ufficiali. Il presidente del consiglio comunale è stato latitante per due giorni- attacca Soldi- La conferenza dei capigruppo, strumento utile a coordinare, è stato dimenticato”. L’appello al confronto è corale, rafforzato soprattutto dal vicepresidente del Consiglio il leghista Claudiu Stanasel: “Questa opacità va fermata, sono disposti a lasciare distruzione invece di concludere il possibile per permettere al commissario che arriverà di avere più margine di azione. E’ una scelta politica chiara del Pd, non hanno avuto rispetto dei cittadini”. L’accusa, e anche l’oggettiva preoccupazione del gruppo, si muove soprattutto sul binario dei lavori che rischiano lo stallo e sui passaggi interni alle varie commissioni che possono ancora essere svolti secondo quanto previsto dalle normative. “Fino al 10 luglio tutti gli assessori e i consiglieri sono in carica, le commissioni però sono state tutte rinviate senza comunicazioni ufficiali- conclude Stanasel- ci sono in ballo importanti investimenti Pnrr ma ormai a loro non importa più”. Il consiglio comunale straordinario secondo quanto contenuto nel Tuel (testo unico per gli enti locali), non è obbligatorio in caso di dimissioni. Si tratterebbe, dunque, di una mera scelta politica da parte dell’ex sindaca.
“Il Pd è crollato su se stesso e ha pensato di far crollare tutta Prato. Noi non ci siamo accaniti, ma non possono far finta di niente davanti ad una delle più grosse crisi mai vissute dalla città – spiega il capogruppo di Fdi Tommaso Cocci– Non vogliamo fare processi, ma affrontare l’argomento”.
Per Rita Pieri, capogruppo di Forza Italia, il confronto è mancato spesso: “In questo anno tante le questioni rifiutate e mai discusse. Hanno lasciato i presidenti delle commissioni da soli a scegliere se portarle avanti o no. Manca la lucidità nella gestione delle istituzioni, siamo seriamente e tremendamente preoccupati ma andiamo avanti uniti da un progetto a quale stiamo lavorando da mesi coinvolgendo anche le liste civiche”
A concludere il dibattito, in un palazzo comunale silenzioso e svuotato con porte blindate e poca voglia di parlare, è stato Gianni Cenni. L’ex candidato sindaco, sconfitto da Bugetti appena un anno fa, non nasconde la commozione: “Noi ci siamo sempre stati. Durante l’ultimo consiglio comunale ho avuto la netta percezione del lavoro che le persone hanno fatto al mio fianco. Siamo attaccati al senso civico, al rispetto per le istituzioni, continuiamo a venire qui sottraendo tempo al nostro lavoro e alle nostre famiglie”. Una riflessione va chiaramente anche al voto, al post Bugetti. “La città non si salva da sola, è stato minato il rapporto di fiducia con l’istituzione e con la politica che andrà ricostruito da chiunque prenderà il suo posto- spiega ancora Cenni- Quel 40% che alle ultime elezioni è stato a casa, stavolta è chiamato a prendere parte a quella che può essere una svolta epocale. Tra votare a novembre e votare maggio non cambia solo la categoria ma lo sport”.