PRATO - Regionali, Lega: sanità, sicurezza, giovani, sport, famiglia, commercio, terzo settore. Le proposte dei candidati

Presentata la squadra che correrà nella coalizione di centrodestra al fianco di Alessandro Tomasi. Tra le idee la conversione dell'ex Creaf in "casa delle associazioni di volontariato", l'istituzione della prima Accademia regionale dello sport, l'apertura della 'fabbrica creativa dei giovani' e il rafforzamento del sistema sanitario con un più capillare sistema di Pir. Il commissario provinciale, Montemagni: "Serve il cambiamento perché servono riforme per adeguare la Toscana"
Nadia Tarantino
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“Una squadra composita che mette insieme esperienza amministrativa ed incarichi di partito, pronta a fare la sua parte con idee, progetti ed entusiasmo e con la consapevolezza di dare un contributo per il cambiamento”. Così l’onorevole e commissario provinciale della Lega di Prato, Elisa Montemagni, presentando oggi, venerdì 26 settembre, i sei nomi in corsa per le elezioni regionali di ottobre nella coalizione di centrodestra che sostiene Alessandro Tomasi. Una corsa di contenuto: sanità, giovani, sport, economia, terzo settore, famiglia. “I cittadini meritano una Toscana diversa e il nostro – le parole del segretario regionale, Luca Baroncini – è un impegno che punta anche alle amministrative del 2026”. Obiettivo chiaro: “Non siamo qui per partecipare – ha scandito bene Baroncini – ma per vincere”. E subito la prima bordata al presidente uscente e candidato del centro sinistra, Eugenio Giani: “Parla di Cpr senza sapere esattamente a cosa servono – ha detto Montemagni – servono ai cittadini per allontanare i delinquenti e il resto sono invenzioni”.      

Capolista Claudiu Stanasel, collaboratore dell’europarlamentare Roberto Vannacci ed ex capogruppo in Consiglio comunale; della rosa fanno poi parte Viola Stefanacci, studentessa e componente della Lega giovani; Letizia Faggi, nutrizionista sportiva e personal trainer; Luis Micheli Clavier, segretario comunale e primo capogruppo del centrodestra in Regione con l’avvento della ‘seconda Repubblica’; David Carlesi, commerciante su area pubblica e responsabile della Lega per il settore commercio. Alla squadra dei leghisti si aggiunge, per effetto di una alleanza di partito, il rappresentante del ‘Popolo della famiglia’, Cecilia Casentini, fisioterapista, dipendente del servizio sanitario regionale.

Proposte fattibili quelle che la Lega mette sul piatto. “Una sanità più vicina ai cittadini, più efficiente, più strutturata – ha detto Micheli Clavier – Prato ha un ospedale piccolo, sottodimensionato, progettato in una zona sbagliata come ha dimostrato l’alluvione di due anni fa. La Regione aveva garantito presidi territoriali come i Pir, i Punti di intervento rapido, ma ad oggi dobbiamo rilevare che qui ne è stato istituito solo uno con  un’apertura limitata. Invito tutti a fare un’analisi dei costi della distruzione della sanità a Prato da parte del centrosinistra e del disastro economico nei bilanci”.

Stanasel ha puntato, tra gli altri temi, sulla sicurezza con un ‘no’ netto all’idea degli avversari di istituire un corpo di polizia regionale: “Servono risorse per tutti i Comuni per rafforzare i corpi di polizia locale”. Questione più strettamente locale: il  recupero dell’ex Creaf in via Galcianese per farne una casa delle associazioni di volontariato: “Sarebbe un modo concreto per dire grazie ai tanti che ogni giorno si mettono a disposizione della comunità – ha spiegato – una casa del Terzo settore con spazi non solo per le sedi ma anche per incontri, eventi, manifestazioni”.

Altra proposta quella di aprire a Prato la prima Accademia regionale dello sport per formare atleti, preparatori e dirigenti: “Un’esperienza importante – ha detto Letizia Faggi – che però deve essere preceduta da un altro lavoro che siamo pronti a fare: pungolare, sollecitare, chiedere con ogni mezzo e strumento alla Regione di rendere disponibili risorse economiche per gli impianti sportivi che rappresentano una carenza gravissima su questo territorio. C’è un mondo di sportivi, campioni, società che non hanno spazi, che non hanno strutture adeguate, che aspettano risposte puntualmente promesse e mai attuate”.

Non poteva che essere quello dei giovani il tema di Viola Stefanacci: “Abbiamo pensato alla ‘fabbrica creativa dei giovani’ nella quale convogliare arte, musica, design, danza, creazioni digitali, mostre, mentoring. Un centro multifunzionale permanente da ricavare in una delle tante strutture vuote che esprime la nostra città”.

David Carlesi si è soffermato sulla necessità di rilanciare il mercato ambulante: “Un settore in clamorosa crisi dove – le sue parole – non c’è ricambio generazionale ma ricambio etnico. Un settore trascurato, basti pensare che il mercato centrale nacque con 420 banchi che presto diventeranno solo 280. I giovani devono essere incentivati e una soluzione potrebbe essere eliminare le tasse nei primi cinque anni di attività”.

“Famiglia, sostegno economico, fiscalità familiare, protezione dei bambini da violenze e ideologia gender, tutela della famiglia naturale”: questi i temi di Cecilia Casentini del ‘Popolo della famiglia’, movimento politico nato nel 2016 sulla scorta del Family Day. “La famiglia deve tornare al centro degli interessi”.

Forte la spinta verso il cambiamento. Montemagni, ex consigliere regionale, ha parlato di un sistema che ha bisogno di slancio e di decisioni: “Per sette anni sono stata seduta su quei banchi e non ho visto una riforma, non ho visto nulla che la Toscana chiedeva o di cui aveva bisogno. Il presidente Giani non ha fatto nulla per i cittadini, anzi sì: gli ha messo le mani in tasca, ha aumentato le tasse, cosa che avrebbe potuto evitare facendo altro: le riforme, per l’appunto”.

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