A 48 giorni esatti dall’apertura dei seggi per le elezioni regionali in Toscana, anche la destra ha sciolto le riserve ed ha ufficializzato il nome di Alessandro Tomasi, attuale sindaco di Pistoia, che sfiderà Giani e gli altri candidati (tra cui Antontella Bundu per la sinistra radicale ed Enrico Zanieri dei comunisti). Sarà dunque, una campagna elettorale piuttosto breve, nonostante il primo cittadino pistoiese sia già in campo da un anno. Prima investito del ruolo di coordinatore di Fratelli d’Italia, poi tenuto in sala d’aspetto per mesi, ostaggio dei tavoli nazionali. Nel frattempo però, Tomasi si è mosso, ha girato per la Toscana e incontrato molte persone, tanto che – sostiene – la certezza dell’ufficialità non cambia le cose.
Da qui al 12 ottobre, data del voto, Tomasi avrà comunque davanti una sfida difficile, da giocare in poco tempo: non soltanto quella contro Giani e la larghissima alleanza che lo sostiene, ma anche di coordinamento dei suoi, virgolettato, compagni di squadra. Tra i motivi che hanno rallentato il via libera ufficiale, infatti, c’è il mal di pancia di Forza Italia per la lista civica di Tomasi, che potrebbe ottenere diversi voti al centro, terreno elettorale degli azzurri, ma anche nella Lega, dove si sta consumando una frattura sempre più profonda tra i due eurodeputati Roberto Vannacci e Susanna Ceccardi, che si riflette sui loro discepoli in Toscana e sulle liste da comporre.
Tuttavia, parte di questi ostacoli potrebbero in realtà tramutarsi in frecce nell’arco di Tomasi: primo, l’alleanza modello Brancaleone a supporto di Giani, che potrebbe presentare vari ostacoli in fase di costruzione del programma, mentre sulle linee politiche la destra, forte anche dell’unità di governo, ha le idee più chiare. Secondo, una lista civica forte e variegata, che potrebbe attrarre molti delusi dall’accordo tra il PD e i 5stelle.
Certo, la strada – stando almeno ai sondaggi – risulta in salita ripidissima, vista anche la forza dell’uscente Giani, ma Tomasi è abituato alle sfide difficili: nel 2017 convinse Pistoia – dopo 70 di governi di sinistra – ad eleggerlo sindaco, e nel 2022 fu confermato al primo turno. La prova di una Toscana capace di cambiare colore. Ma varrà anche per la Regione?
TOSCANA - REGIONALI: TOMASI CANDIDATO UFFICIALE DEL CENTRODESTRA
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