Prima la Commissione, poi il Parlamento. E’ iniziata con questi due importantissimi incontri, la trasferta a Bruxelles del Tavolo del distretto di Prato con il preciso obiettivo di incidere sulle normative europee e italiane che andranno a regolare l’economia circolare tessile per garantirne la compatibilità con le specificità del territorio e le esigenze delle imprese locali.
Comune di Prato, Categorie economiche e sociali – riunite nel Tavolo del distretto – hanno incontrato Paulina Dejmek Hack, capo gabinetto della Commissaria Jessika Roswall. Successivamente, guidati dagli europarlamentari Dario Nardella del Pd e Francesco Torselli di Fratelli d’Italia, il gruppo pratese ha incontrato una delegazione del Parlamento europeo per presentare sei proposte concrete. Presenti anche il Museo del Tessuto, il Pin, Alia Servizi ambientali (progetto Hub riciclo tessile) e Tecnotessile.
I numeri in gioco sono impressionanti e preoccupanti: secondo i dati elaborati da Confindustria Toscana Nord, rischiano di chiudere 1.500 imprese con la perdita di 10.000 posti di lavoro. Il settore artigiano sarebbe il più colpito, ma gli effetti si sentirebbero lungo tutta la filiera produttiva. Non è solo una questione economica: anche l’ambiente subirebbe danni enormi se venisse compromesso un sistema di riciclo che funziona da secoli.
Il tavolo del distretto si è spostato poi a Bruxelles Expo per partecipare con un proprio stand al Textiles recycling Expo, la prima fiera dedicata al tessile riciclato. Aziende, consorzi e istituzioni pubbliche a confronto sulla sfida della sostenibilità nel campo della moda tra tecnologie innovative e tradizioni secolari che cercano nuova linfa per costruire il futuro