Si apre con una conferenza internazionale sull’acqua e sulla riduzione del rischio il 59esimo anniversario dell’alluvione di Firenze del 1966 che si celebra oggi nel capoluogo toscano. Nella mente di ogni fiorentino scorrono le immagini di quei giorni terribili, le 35 vittime, la furia dell’acqua dell’Arno che ha invaso case, negozi, scantinati, musei e chiese mettendo in ginocchio un’intera popolazione e distruggendo libri antichi e opere d’arte, gli angeli del fango giunti da ogni angolo d’Europa per salvare l’immenso patrimonio culturale della capitale mondiale del Rinascimento. La conferenza promossa da One water e ospitata a Palazzo Vecchio, guarda al futuro con la consapevolezza che in questi 59 anni molto è stato fatto per mettere in sicurezza l’Arno e il suo reticolo, ma molto resta ancora da fare come dimostrano le emergenze degli ultimi anni. La volontà degli organizzatori è quella di portare al primo forum Euromediterraneo dell’acqua che si terrà a Roma nel 2026, il modello toscano sulla gestione del rischio che punta a dare ai piani di protezioni civile priorità assoluta sullo sviluppo delle città.
In video collegamento il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin ha ricordato il lavoro in corso per snellire le procedure di spesa. La sindaca Funaro ha sottolineato l’importanza di un lavoro di squadra con tutte le istituzioni per potenziare le opere di prevenzione idraulica
Dal ricordo personale del 1966 all’alluvione del 2023, il presidente della Regione Eugenio Giani spiega a cosa serve aver ottenuto la proroga dello stato di emergenza.
Al termine della mattinata, dopo la messa nella basilica di Santa Croce, le autorità cittadine lanceranno una corona benedetta nell’Arno dal Ponte alle Grazie in memoria delle vittime di quel tragico 4 novembre 1966.
FIRENZE - ALLUVIONE 66, OGGI IL 59ESIMO ANNIVERSARIO
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