Prato perde una delle sue voci più autentiche e genuine, un giornalista che ha saputo vivere e raccontare la città come nessun altro. E’ morto Piero Ceccatelli, una vita trascorsa nei giornali e nelle tv pratesi: da Tv Prato dove si è formato dopo l’esordio giovanissimo a Radio Prato per poi passare al Tirreno dove è stato vice caposervizio della redazione pratese fino alla Nazione, di cui ha guidato la sede di Prato per molti anni e a più riprese prima di andare a dirigere da caporedattore l’ufficio centrale di Firenze. Piero Ceccatelli aveva 65 anni e da tempo lottava contro la malattia.
Tra le esperienze televisive anche Toiscana Tv dove curava una trasmissione. Tanti gli incarichi che ha svolto nel tempo anche nel mondo associativo e ricca la sua produzione da scrittore, sempre con tematiche legate alla sua città che amava in maniera viscerale e dalla quale era riamato. Una città che ha saputo interpretare e capire e che ha sempre raccontato con il garbo di una prosa elegante e ironica, che ha fatto di lui sicuramente il migliore tra i cronisti impegnati a Prato negli ultimi decenni. Da ultimo, a conferma del suo impegno anche nella professione e per le giovani generazioni, aveva guidato la giuria del premio giornalistico Sassoli dedicato ai cronisti under 40.
“Piero ci ha lasciato – ha scritto sul profilo Facebook del giornalista la moglie Paola Faggioli -. Ci mancherà molto. Mancherà alla sua città ed a tutte le città dove ha lavorato e che ha amato. Mancherà il suo sguardo obiettivo, di giornalista onesto e la sua intelligenza di uomo libero. Non diventerà mai vecchio, anche se avrei voluto lo diventasse insieme a me”.
La salma di Piero Ceccatelli sarà esposta da domani alle 11 a casa in via Garibaldi 79 e il funerale sarà officiato sabato mattina alle 10.30 in Duomo
Tante le reazioni dal mondo politico e istituzionale.
Prato - Con Piero Ceccatelli la città perde una delle vocì più autentiche
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