FIRENZE - EXPORT, SENZA FARMACEUTICO SALDO NEGATIVO

Redazione
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Nel terzo trimestre 2025 il settore farmaceutico più che compensa l’effetto dazi Usa sull’export fiorentino. Rappresenta per quota oltre la metà, il 55,2%, delle vendite all’estero dell’area fiorentina, e la sua straordinaria crescita nel periodo, +173,3%, spinge il dato complessivo a valori correnti del +48,2%, passando a 25 miliardi dai 16,9 miliardi di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Se togliamo il farmaceutico il saldo è negativo, ma contenuto, – 5,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Ci sono infatti segnali di miglioramento. Si registra la ripartenza delle meccanica strumentale (+15,5%), mentre rallenta la crisi della pelletteria (-7,1% rispetto al -22,2% dello stesso periodo dell’anno prima) e crescono del 6,6% le calzature. Da contraltare alla perdita delle esportazioni, il dato delle importazioni che sono in terreno positivo (+1,7%), anche al netto del farmaceutico che se misurato porta il saldo generale al +112% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima con un valore, cumulando i primi tre trimestri, che sale ad oltre 21 miliardi. Risultato in gran parte legato ai prodotti medicinali di base, le importazioni dalla Cina da cui arriva un terzo del valore degli acquisti all’estero (il 32%), quota inferiore solo a quella degli Usa (40,4%). Le rilevazioni sono del Centro studi della Camera di commercio di Firenze che però sottolinea la necessita di una verifica in un periodo più lungo per potere aver un quadro più completo del reale effetto dazio.

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