Cavidotti nell’area passeggeri e in quella dei container. Trivellazione orizzontale controllata del sottosuolo per la posa dei cavidotti anche al ponte girevole prospicente la Fortezza Vecchia e sul Canale dei Navicelli. In alcuni punti i lavori sono ancora in corso. Parliamo del Cold Ironing nel porto di Livorno, Piombino e Portoferraio, lavori finanziati complessivamente con 77,5 mln di euro provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dal relativo Fondo complementare. Nello scalo portuale labronico l’obiettivo è quello di realizzare una sottostazione all’interno dell’area Enel ex-centrale Marzocco e tre cabine di conversione a servizio rispettivamente dei passeggeri (comprese le crociere) e container, la prima da ubicare all’interno degli attuali silos, la seconda cabina da posizionare nell’area destinata al futuro terminal crociere in prossimità della Calata Alto Fondale, l’ultima presso la Darsena Toscana. Anche nel porto di Piombino sono stati di fatto realizzati e quasi completamente terminati i percorsi in scavo con la posa dei cavidotti. “Se tutto dovesse procedere come previsto, – ha detto Davide Gariglio Presidente dell’autorità portuale – tra poco più di un anno i porti di Piombino/Portoferraio e, a seguire, quello di Livorno saranno attrezzati per alimentare la sosta delle navi a banchina” ed ha aggiunto, sottolineando l’importanza strategica di un lavoro che sino ad oggi ha raggiunto risultati tanto apprezzabili da essere stati meritoriamente sottolineati da Transport & Environment (T&E), una importante organizzazione europea per la decarbonizzazione dei trasporti, che in base ai dati forniti da DNV ha pubblicato uno studio in cui ha fatto il punto della situazione sullo stato di avanzamento dei diversi progetti in corso per l’elettrificazione delle banchine di 31 porti europei.
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