PISTOIA - IL GATTO SELVATICO SULL’APPENNINO PISTOIESE

Caterina Gonnelli
LIVE

Documentata la presenza del gatto selvatico europeo (Felis silvestris silvestris) sulle montagne dell’Appennino pistoiese. Nell’Oasi Dynamo, riserva naturale affiliata al Wwf nel territorio di San Marcello Piteglio (Pistoia), un percorso di monitoraggio iniziato anni fa ha fornito delle immagini in alta definizione evidenti della presenza del felino. Il primo avvistamento risale al marzo 2022, quando una fototrappola dell’Oasi aveva registrato il passaggio di un esemplare potenzialmente riconducibile alla specie. Le immagini furono condivise con Andrea Sforzi, direttore del Museo di storia naturale della Maremma e referente nazionale del progetto di monitoraggio sul gatto selvatico, che ne confermò l’identificazione. Le immagini del 2022, pur non essendo sufficienti per una conferma, mostravano già con chiarezza i principali caratteri fenotipici di Felis silvestris silvestris. Questo primo avvistamento rappresentava una segnalazione di grande rilievo, perché documentava per la prima volta la presenza del gatto selvatico nella porzione più settentrionale della Toscana, oltre il limite allora noto dell’areale italiano, circoscritto principalmente alle Foreste Casentinesi. A partire da quella scoperta, l’Oasi ha avviato un monitoraggio continuativo tramite fototrappole. Le analisi di Sforzi hanno permesso una prima classificazione fenotipica: almeno tre individui presentano caratteristiche compatibili con il gatto selvatico europeo. Nel giugno 2023 è stato introdotto il cosiddetto hair-trapping: paletti in legno rivestiti di nastro biadesivo e trattati con un attrattivo a base di erba gatta stimolano la specie a strofinarsi, lasciando campioni di pelo. Ogni postazione è dotata di fototrappole che documentano i comportamenti degli individui. L’analisi genetica dei campioni, non ancora disponibile, costituirà un ulteriore elemento di conferma qualora venissero raccolti materiali idonei. Negli ultimi mesi, grazie alla collaborazione con Pietro Bartoli, fotografo e guida ambientale, è stata anche installata all’interno dell’Oasi una reflex trap, un sistema di ripresa ad alta definizione che integra il monitoraggio già in corso, permettendo di documentare i comportamenti più nascosti e le abitudini notturne degli individui.

Articoli correlati

Qualcosa che sia per te.