TOSCANA - MORTI SUL LAVORO, LA TOSCANA TORNA IN ZONA ARANCIONE: I DATI

Samuela Pagliara
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Sono dati preoccupanti quelli che emergono nell’ultimo report dell’osservatorio di sicurezza Vega di Mestre sull’incidenza della mortalità sul lavoro in Italia, ovvero il numero di lavoratori deceduti durante attività lavorativa ogni milione di occupanti.. La Toscana, nei primi otto mesi dell’anno da gennaio a agosto, torna in zona arancione con un’incidenza di mortalità sul lavoro superiore alla media nazionale. Nello specifico, l’inizio del 2025 ha visto la Toscana passare da zona bianca ad arancione nei tre mesi successivi, per tornare qualche mese gialla prima di riposizionarsi in arancione ad agosto. L’indice di mortalità nella regione è parti a 21m quello nazionale a 20,6.
Un andamento altalenante dato dalle fragilità e criticità del sistema di prevenzione e protezione dei lavoratori. Guardando ai dati provincia per provincia, in Toscana emergono alcune zone rosse particolarmente critiche come Massa-Carrara, con un incide di mortalità del 37,1 a cui seguono Pistoia (32,6), Grosseto (30,3), Livorno (28,4) e Arezzo (26.6). In zona arancione Siena (25,0), mentre in zona gialla Lucca (17,5), Firenze (17,0) e Prato (15,8). L’unica provincia in zona bianca risulta Pisa (5,4). In termini assoluti, considerando sia gli infortuni mortali in itinere che in occasione di lavoro, la maglia nera viene assegnata alla provincia di Firenze (con 10 vittime), seguita da: Livorno (7), Arezzo e Pistoia (6), Lucca (4), Grosseto, Massa-Carrara, Prato e Siena (3) e Pisa (2). Firenze risulta al primo posto anche per gli infortuni mortali in occasione di lavoro con 8 decessi, seguita da Arezzo, Livorno e Pistoia (4), Grosseto, Lucca, Massa-Carrara e Siena (3), Prato (2) e Pisa (1).
Il settore nel quale si registrano più denunce di infortunio sul lavoro è il manifatturiero con 3.367 casi in otto mesi, seguita dal settore costruzioni con 2.326.

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