Tra il 2017 e il 2020 avrebbero messo a segno decine di raggiri immobiliari in varie parti d’Italia. Parliamo della cosiddetta banda delle ville. Per il pubblico ministero di Livorno Massimo Mannucci sono 43 truffe. In primo grado sono state 7 le condanne. Due le assoluzioni. E quasi 230 mila euro di risarcimenti. Secondo l’accusa al vertice della banda ci sarebbe Nicola Calderini, per lui il giudice ha emesso una condanna a 11 anni e un mese di reclusione. Alcuni componenti della banda si sarebbero presentati ai proprietari degli immobili, che spesso avevano necessità di liquidità , come mediatori di grossi costruttori o magnati banche estere o società internazionali tutti disposti a pagare milioni per quel determinato bene. Per chiudere l’affare era però necessario costruire una società a carico dei proprietari dove far confluire il bene, poteva essere un rudere un hotel una villa. Una operazione che andava dagli 8 ai 30 mila euro. Una cifra che sempre secondo l’accusa niente aveva a che vedere con la definizione della vendita dell’immobile e che andava a riempire le tasche della banda. I componenti poi sparivano nel nulla. Parliamo di oltre un milione di euro.
LIVORNO - PROCESSO BANDA DELLE VILLE: 7 LE CONDANNE IN PRIMO GRADO
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