Ha trascorso gran parte della notte al comando provinciale dei carabinieri di Prato il cinese di 46 anni, Yang Yixiang, liberato dopo cinque giorni di sequestro a scopo di estorsione. L’uomo, prelevato all’alba di domenica all’uscita di un karaoke nella zona di via Galcianese, è stato rilasciato nella serata di ieri, venerdì 5 dicembre, pare in seguito al pagamento del riscatto chiesto alla moglie . A denunciare il rapimento era stata quest’ultima insieme ad un amico del 46enne. I due avevano raccontato, con grandissima preoccupazione, che Yang Yixiang era stato prelevato da due uomini che, a bordo di un’auto scura da grossa cilindrata, lo avevano invitato a salire per un controllo, qualificandosi come agenti delle forze dell’ordine. E il cinese, fidandosi, così aveva fatto. Due uomini non cinesi ma “stranieri”, era stato riferito senza riuscire a specificare meglio. “Per loro – aveva detto qualche sera fa al programma ‘Chi l’ha visto?’ l’avvocato Tiziano Veltri che segue il caso per conto della famiglia – è straniero chiunque non sia connazionale ma non sono in grado di distinguere come facciamo noi”. Non è chiaro cosa sia successo in questi cinque giorni e perché il cinese sia stato rapito: se per pagare il riscatto essendo note le sue possibilità economiche che avrebbe accumulato attraverso la gestione del gioco d’azzardo sulla piattaforma WeChat, o se sotto ci sia altro. Dell’uomo si sa che vive a Empoli e che è destinatario di un provvedimento emesso dalla Repubblica popolare cinese proprio per la sua attività su WeChat. La procura aveva subito aperto un’inchiesta e diramato la foto dell’uomo con l’appello a fornire notizie e a collaborare con gli inquirenti. Nella giornata di ieri, poche ore prima del rilascio, la famiglia si era fatta viva pubblicamente attraverso l’avvocato Veltri per dire di aver ritirato la denuncia per sequestro di persona e di non voler perseguire la sua azione legale. Le indagini continuano per arrivare a capo della vicenda.
PRATO - Rilasciato il cinese rapito da finti agenti all’uscita dal karaoke. Indagini in corso
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