E’ stato dichiarato incapace di intendere e volere e socialmente pericoloso David Morganti, il giovane di 23 anni sordomuto che lo scorso febbraio, nella notte tra il 24 e il 25, uccise a coltellate la madre, Anna Viliani, e poi appiccò il fuoco alla casa nella quale tutti e due vivevano, a Montepiano. La procura di Prato ha chiuso le indagini preliminari. A darne notizia, con un comunicato, il procuratore, Luca Tescaroli, che ha puntualizzato che “il femminicidio è maturato nel quadro di un contesto familiare disagiato”. 
Una vicenda che colpì tutta la comunità di Montepiano dove la situazione familiare era nota ed era noto l’impegno della donna a prendersi cura del giovane nonostante le sue condizioni psichiche che ad agosto 2024 lo avevano spinto ad aggredire la madre tanto che era stato disposto il tso. 
L’autopsia stabilì che Anna Viliani fu uccisa con un coltello da cucina con una lama di circa 10 centimetri. Lama che, spiega il comunicato della procura, affondò almeno cinquanta volte: “Il primo fendente alla parte destra del collo e gli altri in numerosi punti del corpo, provocando una morte lenta, a distanza di circa dodici ore”. 
Poi Morganti “appiccò il fuoco in vari punti dell’abitazione usando un accendino e alimentando le fiamme con un profumo e con lacca per capelli”. 
Il 23enne, che confessò subito l’omicidio della madre e che è assistito dall’avvocato Roberta Roviello, è attualmente ricoverato in una Rems.    
VERNIO - Uccise a coltellate la madre e incendiò la casa: dichiarato incapace di intendere e volere e socialmente pericoloso
L'omicidio risale allo scorso febbraio. L'autopsia rivelò che la donna fu colpita con una cinquantina di fendenti e che morì dopo dodici ore di agonia. Il figlio, 23 anni, confessò subito. Attualmente si trova ricoverato in una Rems
										
											                    
								            
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