Cosa accadrebbe in caso di minacce di tipo Chimico, Biologico, Radiologico e Nucleare (CBRN)? Si va allo scenario più terribile come quello di un attacco terroristico, per fortuna mai avvenuto ma al quale occorre essere preparati, a quelli purtroppo più frequenti di incidenti chimici e industriali. Per rispondere a questa domanda siamo andati al corso organizzato nella Sala del Cenacolo della Caserma Simoni di via della Scala dove lo Stabilimento farmaceutico militare di Firenze ha riunito in un corso apposito tutti gli attori della complessa macchina dei soccorsi in casi del genere: forze armate, istituzioni, vigili del fuoco, Protezione Civile, comunità scientifica, industria e operatori del settore sanitario. Per anni lo Stabilimento farmaceutico militare di Firenze è stato il polo centrale degli antidoti. Ora è uno degli hub di stoccaggio della scorta nazionale antidoti. Ma la macchina in questo caso è complessa, molto di più rispetto ad altri tipi di emergenze. Tra gli attori coinvolti nell’immediato intervento in caso di minaccia CBRN anche il centro Anti veleni di Pavia. Tra i casi di incidenti industriali tristemente noti quello del 9 dicembre 2024 quando un’esplosione nel deposito Eni di Calenzano è costata la vita a 5 persone. Anche in quel caso è intervenuto il centro Anti veleni di Pavia.
FIRENZE - MINACCIA CBNR: IL FARMACEUTICO RACCOGLIE GLI ESPERTI
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