Con la vittoria al Tar la Toscana può ora procedere con l’accordo firmato a febbraio scorso con Enel Green power sulla geotermia che prevede il passaggio, con tre nuove centrali e l’ammodernamento di tutti gli impianti, da un 34% a un 40% di produzione. Lo ha spiegato il presidente Giani dando notizia della vittoria sul fronte amministrativo ricordando che sull’energia rinnovabile l’obiettivo di questa legislatura è passare dal 51% al 66% di produzione. Ovvero: entro 5 anni i due terzi dell’energia consumata in Toscana sarà green. Fotovoltaico, eolico, geotermico e idroelettrico (entro il 2026 saranno pronte tutte e 13 le pescaie sull’Arno (ora ne sono in funzione 6) che forniranno a Firenze il 25% dell’energia elettrica consumata). L’annuncio di Giani della vittoria sul fronte geotermico è avvenuto in occasione del Convegno organizzato da Plures proprio per discutere di energia e ambiente. Per la Multiutility toscana il 2026 sarà un anno decisivo non solo per capire se anche il servizio idrico entrerà pienamente a far parte dei servizi offerti (per ora solo alcuni comuni tra cui Firenze hanno dato il loro sì definitivo all’acqua pubblica) ma anche per portare avanti una serie di investimenti importanti su impianti e digitalizzazione che dovrebbe portare a una stabilizzazione delle bollette. Al convegno hanno partecipato anche il ministro dell’ambiente pichetto fratin (in collegamento) e il vicepresidente della commissione europea Raffaele Fitto che ha commentato il passo indietro della UE sullo stop alla produzione delle auto a motore termico nel 2035.
FIRENZE - ENERGIA E AMBIENTE: LE SFIDE DELLA TOSCANA SULLE RINNOVABILI
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