TOSCANA - PD E CAMPO LARGO, “BILANCIO” DI FINE ANNO

Alessio Poggioni
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Il campo largo prende forma in Toscana, con un primo importante atto portato a casa: l’approvazione del bilancio, grazie alla maggioranza compatta, e il Collegato (contenente gli emendamenti, anche dell’opposizione) votato addirittura da Forza Italia (mentre fratelli d’italia e lega si sono astenuti).
Al netto della soddisfazione per aver evitato l’esercizio controllato, il PD rivendica il buon lavoro svolto e i semi – dicono dal partito – gettati per una collaborazione che dev’essere anticamera dell’alleanza per la sfida a Giorgia Meloni nel 2027. Per arrivare al risultato, tuttavia, qualche straccio per strada è rimasto: federazioni come quella di Prato, di Siena, di Livorno, hanno mal digerito certe nomine (o non-nomine, come nel caso di Biffoni) per la Giunta, e il centralismo dimostrato negli ultimi mesi ha in parte contribuito a radicalizzare la posizione dei riformisti più ortodossi. Questioni di cui il partito – sostiene il segretario regionale del PD Fossi – si occuperà nelle prossime settimane, con l’avvio effettivo della cosiddetta FASE 2.
Dopo le regionali, via Forlanini ha davanti a sé sfide ravvicinate: il referendum sulla giustizia, e soprattutto – per la Toscana – le amministrative, a Pistoia Prato Arezzo e in molti altri comuni. Serve dunque, si evince dalla seconda direzione tenutasi stamani, compattezza, anche con le ali più critiche del Partito.

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