Se sulla tavola tradizionale del Pranzo di Natale non mancano tortellini e bollito, la sera del 24, come dicevano le nonne, si fa vigilia. Ma una cena di pesce rischia di costare cara. Anche per questo Coldiretti invita a scegliere il pesce “povero” che in realtà povero non è affatto ma locale sì (fresco, tracciato e sostenibile). Ecco un esempio di un simile menù: triglie e gattuccio – apprezzato per le sue carni delicatissime – per gli antipasti; cicale abbinate a una pasta lunga come primo; e come secondo il pesce prete, ottimo cucinato all’isolana con patate e pomodori. La raccomandazione è farsi consigliare dalla propria pescheria di fiducia che può dirvi anche la tracciabilità del pescato
TOSCANA - CENA DELLA VIGILIA: A TAVOLA CON IL PESCE POVERO
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