PRATO - Il tavolo di distretto rischia lo stallo, le categorie economiche: “Avevamo fatto passi importanti in avanti”

Claudio Vannacci
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Attesa ed incertezza, a Prato, per quanto riguarda il futuro dell’industria tessile locale alle prese con nuovi ed importanti cambiamenti a livello normativo in Europa. Il tavolo di distretto, al quale si era lavorato intensamente nei mesi scorsi con l’obiettivo di riuscire ad incidere sulla definizione delle nuove normative soprattutto in materia di sostenibilità e responsabilità lungo la filiera, rischia di arenarsi. Con il commissariamento del Comune di Prato, l’organismo nato nel 2022 che vede riuniti attori economici del territorio, dagli industriali fino agli artigiani e ai sindacati, rischia la paralisi. Timori concreti che arrivano proprio quando si cominciavano a vedere i primi risultati dell’intenso lavoro portato avanti anche grazie all’aiuto degli europarlamentari locali. Le parti continuano a chiedere attenzione. Per Moreno Vignolini, presidente nazionale categoria Tessili Confartigianato, “Di fatto è stato perso lo strumento del tavolo, ed è un’ulteriore smacco in un momento di ulteriore crisi del settore anche con i dazi oltreoceano. Con quel tavolo potevamo intervenire a livello regionale e nazionale su alcune politiche del settore su argomenti chiave come il Revamping, il tema del’economia circolare (dove la normativa nazionale dovrà rispecchiare il più possibile quella europea) e il tema della legalità della filiera per la quale stiamo cercando di arrivare ad una certificazione di filiera valida e riconoscibile per dare maggiore credibilità al made in italy”.

“Apprezziamo la disponibilità del commissario a convocare il tavolo di distretto, la cui riunione è prevista a breve_ ha commentato Fabia Romagnoli, presidente di Confindustria Toscana Nord- E’ positivo che la gestione commissariale del Comune di Prato abbia compreso l’importanza strategica di questo strumento, che può fare la differenza su vari fronti. Bisogna infatti andare avanti sulla rappresentanza del distretto a Bruxelles: sono stati fatti passi importanti ma ora dobbiamo passare alla fase operativa- spiega- Poi c’è la gestione finale della dotazione straordinaria di 10 milioni per Prato, da portare avanti il progetto trasversale della piattaforma digitale di distretto Didip alla rimodulazione della parte residuale delle risorse per il sostegno alle imprese. I fondi rimasti dai bandi di gara, non ingenti ma nemmeno irrilevanti, devono trovare una loro destinazione a favore delle imprese, definendo un indirizzo condiviso. Su questo punto il tavolo di distretto può trovare un percorso corretto e accettato da tutti.”

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