L’ottocentesco Ponte al Pino a Firenze dopo oltre 140 anni verrà demolito e ricostruito. Il cantiere, in accordo tra Rfi e Palazzo Vecchio, sarà in quattro fasi, con partenza a gennaio per la realizzazione della passerella pedonale provvisoria (chiusura al traffico per un paio di giorni), mentre il varo del nuovo è previsto per settembre 2026, con chiusura al traffico stradale per circa 100 giorni nel corso dell’estate. Questa la fase più delicata, dove sarà al lavoro una gru speciale da 2.000 tonnellate per rimuovere il vecchio ponte e posizionare il nuovo, lungo 32 metri e largo 16, realizzato in acciaio-calcestruzzo. Le attività di cantiere e il cronoprogramma sono stati presentati oggi a Firenze da Gabriele Ticci, responsabile della Direzione operativa infrastrutture territoriale di Firenze di Rfi, dall’assessore comunale alla mobilità Andrea Giorgio e dal presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi. “Sarà un’opera nuova, più funzionale, che ripristinerà anche la transitabilità, perché ricordiamo che oggi il ponte, che è su tre corsie, ha una carico molto limitato”, ha ricordato Ticci. Con il nuovo ponte saranno eliminate le limitazioni di carico e sarà realizzata una pista ciclopedonale. “Una prima fase importante, richiesta anche dal Comune, è quella di mantenere il collegamento ciclopedonale, con l’installazione a gennaio già di una passerella pedonale provvisoria”, con chiusura al traffico stradale per due giorni. Tra febbraio e marzo gli interventi di consolidamento delle ‘spalle’ di appoggio del cavalcavia, con chiusura parziale al transito per 20 giorni, con due corsie che resteranno disponibili. A seguire la terza fase, la più importante, tra giugno e settembre. “Con una gru da 2000 tonnellate – ha spiegato Ticci – toglieremo il vecchio ponte e lo posizioneremo su dei carrelli semoventi, quindi lo toglieremo. Poi poseremo il nuovo impalcato”. L’ultima fase, tra settembre e novembre, prevede la rimozione della passerella pedonale provvisoria, con stop al transito per due giorni. Da definire, invece, le limitazioni al traffico ferroviario. Dai prossimi giorni le attività partiranno con il taglio di alcune alberature in piazza Vasari. “L’impegno del Comune – ha detto l’assessore Giorgio – è stato sin dall’inizio quello di lavorare per abbassare i tempi” del cantiere, “ci siamo seduti al tavolo la prima volta con una durata ipotizzata di nove mesi di chiusura e siamo arrivati a tre”, “nel periodo dell’anno in cui ha meno impatto”, ovvero l’estate. Inoltre, “il Comune si è confrontato con Rfi per chiedere tutta una serie di contromisure a supporto della cittadinanza”.
FIRENZE - Nuovo ponte al Pino: sarà pronto a settembre 2026
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