PRATO - Patrizia Pompei prima presidente donna del tribunale di Prato: “Questa è la casa di tutti, lavoreremo per migliorare il servizio giustizia”

Oggi la cerimonia di insediamento nell'aula Galli Alessandrini gremita di magistrati, avvocati, amministrativi, forze dell'ordine e qualche politico. Emozionata la giudice che torna a Prato dove ha aperto la sua carriera
Nadia Tarantino
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Patrizia Pompei, 64 anni, è, nella storia del tribunale di Prato, la prima donna a ricoprire l’incarico di presidente. Oggi, giovedì 23 ottobre, l’insediamento nell’aula Galli Alessandrini, gremita di colleghi, avvocati e autorità civili e militari. “Il tribunale – ha esordito la presidente dopo la firma del decreto – è la casa di tutti. Lavorerò e lavoreremo per migliorare il servizio giustizia che è per tutti i cittadini”.

A fare gli onori di casa è stata la presidente facente funzione, Lucia Schiaretti, che ha assunto il ruolo a settembre dello scorso anno dopo il pensionamento di Francesco Gratteri: “Patrizia Pompei – ha detto – ha un curriculum che è un lenzuolo tante sono state le funzioni che ha svolto a Prato e poi a Firenze dove ha sviluppato la sua intera carriera. Presiedere questo tribunale è una grande sfida, è un lavoro complesso: lo dico per me che ho scelto contro tutto e tutti di lavorare in questa città, in un territorio che amo, e lo dico per la collega che arriva”.

Una sfida, effettivamente. Il Palazzo di giustizia di Prato è un concentrato di problemi che spaziano dalla carenza di organico alle criticità strutturali con tutto quello che ci sta in mezzo compresi i diversi trasferimenti assegnati ai sostituti attualmente in servizio che svuoteranno la procura di conoscenza e capacità di lettura del territorio.

“Cercherò – ha detto la presidente Pompei – di trasformare le eventuali criticità in potenzialità e questo potrò farlo solo se ci sarà il contributo di tutti a partire dai colleghi del tribunale e della procura, dall’avvocatura così come dagli altri ordini professionali. Di solito si vedono solo le criticità ma qui ci sono anche aspetti positivi come la presenza di colleghi giovani e di un personale molto interessato. E’ chiaro che dobbiamo impegnarci molto ma è anche chiaro che lo Stato deve stare al nostro fianco. Sarà importante l’attenzione delle istituzioni perché la giustizia non si fa solo con i magistrati”. Tra i problemi sollevati su cui la presidente dovrà intervenire quello della esecutività delle sentenze: “C’è una grande pendenza – ha spiegato Pompei – è inutile pronunciare sentenze se poi non c’è il persone che si occupa degli adempimenti necessari alla loro esecuzione”.  

Aula affollata: in prima fila il procuratore Luca Tescaroli, gli ex presidenti del tribunale di Prato, i vertici delle forze dell’ordine e tanti magistrati e avvocati arrivati dal tribunale di Firenze per l’occasione, il personale amministrativo. Per tutti parole di ringraziamento sia dalla presidente facente funzione che ha lasciato l’incarico che dalla nuova.   

Il passaggio di consegne è stato un momento per qualche battuta: “Mi dicevano che per fare il presidente di questo tribunale ci vogliono i superpoteri – ha detto Lucia Schiaretti – mi fu perciò regalato un portachiavi con la figura di wonder woman che ho usato per le chiavi del tribunale. Non so se è stato il portachiavi a portare bene ma io intanto ne ho regalato uno uguale a Patrizia Pompei a cui lascio una squadra di persone perbene che si impegnano al massimo ogni giorno”.      

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