Con l’entrata in vigore, il 7 agosto, dei dazi statunitensi sui prodotti europei, abbiamo raccolto le testimonianze a caldo dei produttori di vino toscani.
Le trattative ancora aperte alimentano la speranza di un accordo, ma i dati entrati in vigore il 7 agosto sulle merci importate negli Stati Uniti tengono anche il mondo del vino toscano sotto pressione.
Qui ci troviamo sulle colline intorno a Firenze, dove alcune realtà hanno adottato nel tempo un approccio lungimirante al mercato, basato su una maggiore diversificazione che oggi consente di guardare al futuro con più ottimismo.
Il vino toscano, basato su rossi da invecchiamento, affronta oltre ai dazi anche la sfida del cambiamento dei gusti, che richiede alle aziende una visione economica strategica per adeguare scelte produttive di 2-5 anni a un mercato in evoluzione.
Tra le note positive possiamo certamente inserire la vendemmia 2025, che è già iniziata anche in Toscana con le migliori prospettive, dando respiro ai produttori dai problemi legati al clima delle ultime stagioni.
Toscana - VINO E DAZI USA: NEGOZIATI IN CORSO, MA LA PRESSIONE RESTA
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