PRATO - Il killer di Denisa e Ana Maria aggredito con olio bollente alla Dogaia. Era stato messo in carcere con un parente di una delle sue vittime

E' successo questa mattina quando il 32enne è stato aggredito da un altro detenuto. Soccorso dal 118 è stato portato in codice giallo all'ospedale Santo Stefano con ustioni al volto
Nadia Tarantino
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Vasile Frumuzache, la guardia giurata romena di 32 anni che ha confessato di avere ucciso nel residence di via Ferrucci la connazionale Maria Denisa Paun e che ieri ha fatto ritrovare i resti di un’altra donna, Ana Maria Andrei, anche lei della Romania, scomparsa a Montecatini il primo agosto 2024, è ricoverato all’ospedale di Prato dopo essere stato aggredito nel carcere della Dogaia. L’uomo è stato affrontato da un parente di Ana Maria Andrei che gli ha versato dell’olio bollente sul viso provocandogli ustioni di primo e secondo grado a una guancia e alla tempia. A rendere nota la notizia è stata la procura che ha aperto un’inchiesta. E’ successo intorno alle 10.30 di oggi, nella sezione dove la guardia giurata è stata trasferita ieri sera dopo che il primo accesso nel ‘reparto protetti’, quello cioè dove sono rinchiusi autori di reati a sfondo sessuali o particolarmente gravi ed efferati, è fallito a causa delle minacce ricevute dai detenuti romeni. Il 32enne è stato aggredito durante le ore di ‘celle aperte’, vale a dire durante il periodo in cui i detenuti possono circolare in determinati spazi. L’aggressore, 33 anni, alla Dogaia da circa un anno, ha scaldato l’olio e poi, con una scusa, ha fatto avvicinare alla porta Frumuzache che, a differenza degli altri, era rimasto sulla branda e gli ha lanciato contro un getto di olio bollente.  

Vasile Frumuzache è attualmente in un reparto del pronto soccorso per le cure necessarie. Nel comunicato della procura si legge che l’aggressore “ha potuto agire indisturbato senza alcun controllo”. Non solo: “Il fatto – ancora dalla procura – è di particolare gravità perché ogni persona, anche se in ipotesi di gravi crimini, ha il preciso diritto di essere tutelata, trattata con umanità e rispettata come essere umano”.  

Intanto, sul fronte delle indagini, avanza il sospetto che le vittime possano essere più delle due scoperte fino a ora: nuovi segnali recepiti dai carabinieri durante un nuovo sopralluogo nella casa della guardia giurata, a Monsummano Terme, fanno infatti ipotizzare un numero maggiore. La procura ha chiesto alle prefetture della Toscana di trasmettere le denunce di donne scomparse e mai ritrovate. Lo stesso ha fatto con le prefettura della Sicilia, regione in cui la guardia giurata ha vissuto a lungo e fino al 2022.

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