“In Toscana abbiamo l’opportunità di vincere anche perché stavolta di là non c’è il centrosinistra ma la “sinistra sinistra””. Queste parole di Marco Stella, pronunciate stamani alla presentazione di due degli otto candidati della lista per il Collegio di Firenze (la segretaria comunale Maria Grazia Internò e Emanuele Roselli, rientrato in Forza Italia dopo aver lasciato anni fa il PDL) sintetizzano la strategia del partito che fu di Berlusconi per le prossime regionali: fare campagna acquisti di elettori da un lato nel vasto campo dell’astensionismo dall’altro in quello (non altrettanto vasto ma consistente degli elettori che hanno votato PD in passato ma non si riconoscono più (la tesi di Stella) nella virata a sinistra della coalizione che si sta formando. Un “centrismo” che Forza Italia ha tutta l’intenzione di intercettare. Il ragionamento non vale solo per gli elettori ma anche per i candidati che confluiranno nella immancabile lista del presidente (chiunque esso sia). Se sarà una lista di nomi politici di centrodestra, è il ragionamento di Stella, noi non ci stiamo perchè eroderebbe voti invece di portarli. Sì invece a un’apertura a civici puri o a politici delusi del fronte opposto (Stella non fa nomi ma ne ha in mente alcuni). Il lavoro è ora sul programma unitario (Forza Italia mette sul piatto l’Irpef unica all’1,23%, il bollo gratis per i motocicli, la quotazione in borsa della Multiutility, la nuova pista di Peretola senza se e senza ma). Forza Italia (al contrario della Lega) non scioglie ancora la riserva sul nome di Alessandro Tomasi candidato unico della coalizione. “Speriamo si arrivi a una quadra il prima possibile”, dice Stella riferendosi al delicato scacchiere nazionale che comprende diverse altre regioni al voto. Ma il tempo stringe, la campagna elettorale (comunque portata avanti anche in mancanza di ufficialità) rischia di durare il solo mese di settembre, con le elezioni (probabili) il 12 ottobre.
FIRENZE - REGIONALI: FORZA ITALIA PUNTA AL 10% MA NON SCIOGLIE LA RISERVA
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