La provincia di Pistoia si conferma la capitale italiana delle piante vive, superando in volume di esportazioni la maggior parte delle regioni. Il polo vivaistico pistoiese mantiene la sua leadership, contribuendo a oltre il 30% dell’export nazionale di piante ornamentali. Secondo i dati Istat elaborati da Coldiretti Pistoia, l’export ha raggiunto i 92 milioni di euro nel secondo trimestre del 2025 (marzo-giugno), segnando un leggero aumento rispetto ai 91,3 milioni dell’anno precedente. Nonostante questi risultati, il settore è esposto alle incertezze geopolitiche internazionali, che pesano particolarmente su un prodotto non considerato di “prima necessità,” come evidenziato dal presidente di Coldiretti Pistoia, Fabrizio Tesi. Per garantire la sostenibilità e fronteggiare i costi elevati, gli imprenditori pistoiesi continuano a investire in innovazione. Un esempio è l’implementazione di un sistema integrato di gestione idrica che, tramite sensori e una centralina meteo, stima i fabbisogni e permette un risparmio d’acqua di circa il 30%. Un’altra innovazione significativa è un pacciamante organico brevettato (Crea-Of/Coldiretti), che utilizza scarti di lavorazione del legno e un collante ecologico per sostituire gli erbicidi chimici contro le infestanti, promuovendo l’economia circolare. Fabrizio Tesi sottolinea che l’innovazione rimane l’elemento chiave per Pistoia per mantenere la sua competitività e il titolo di capitale del verde in Europa.
PISTOIA - EXPORT VIVAI: 92 MILIONI DI EURO NEL 2° TRIMESTRE 2025
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