ARTIMINO - Ad Artimino il nuovo centro didattico del museo archeologico dedicato a ricercatori e studenti: “Storia e bellezza”

L'inaugurazione ufficiale venerdì 19 settembre con appuntamenti dedicati ai più piccoli e momenti di approfondimento. Le immagini
Samuela Pagliara
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Un luogo austero, moderno e funzionale che si affaccia sulle colline medicee del Montalbano. E’ qui che studenti provenienti da realtà locali e da università di tutto il mondo potranno approfondire la storia e la cultura etrusca, anima pulsante del territorio. E’ stato presentato, in anteprima, il nuovo centro didattico del museo archeologico di Artimino “Francesco Nicosia”, in via della Chiesa. A pochi passi dal borgo medievale, la struttura che si incastra perfettamente con il panorama locale, è stata pensata per accogliere convegni, laboratori, mostre e momenti didattici differenti. Una superficie complessiva di 720 metri quadrati con 280 metri quadri di copertura terrazzata. Ampi spazi con attrezzatura d’avanguardia, uno stile moderno e minimalista, appoggiata su un antico pozzo. Tutto all’interno richiama la storia, a partire dagli arredi approntati dagli architetti Salvatore Spadaro e Paolo Barboni sui toni del verde, grigio e sabbia. L’atrio, accogliente e luminoso, funzionerà come sala polivalente accanto uno spazio per ricerca e analisi, supporti informatici, foresteria, quattro posti letto, uno scavo espositivo e la biblioteca. L’investimento complessivo è stato di 1,8 milioni di euro, in gran parte finanziati dalla Regione Toscana  che ha impiegato 1,1 milioni, il restante grazie ad investimenti di Chianti Banca per arredi e atmosfere. L’inaugurazione ufficiale venerdì 19 settembre alle ore 18. Per l’occasione sono stati pensati due giorni di eventi che ospiteranno anche opere d’arte contemporanea provenienti dal Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato donate dal collezionista Carlo Palli. Nel pomeriggio di sabato 9, a partire dalle 15.30, il centro didattico ospiterà “Crea con gli Etruschi” la prima mostra di disegni e lavori realizzati dai ragazzi della scuola media Il Pontormo, per celebrare il “20°anniversario dell’apertura al pubblico del tumulo principesco di Montefortini.

La giornata proseguirà con lavoratori anche di realtà aumentata a tema etrusco, con visori appositamente acquistati.

Soddisfatto il primo cittadino Edoardo Prestanti: “Dopo tanti anni il rischio era che quest’opera restasse incompiuta, ora è armonizzata con il territorio, un grande lavoro di squadra che nelle nostre prospettive colloca Carmignano come territorio leader nell’archeologia e nello studio della civiltà etrusca, la radice del popolo italiano. Un luogo che vuole attrarre studiosi da tutto il mondo per crescere e lasciare il loro contributo. Ci sono stati stop e partenze ma con l’obiettivo di fare un’opera bella e utile, c’è voluto tempo ma da oggi i carmignanesi avranno un’opera molto bella utile ed armoniosa”

“Gli etruschi sono le radici storiche del nostro territorio- spiega l’assessora alla cultura Maria Cristina Monni– li portiamo nella contemporaneità perché saranno anche il futuro di Carmignano. Un lavoro congiunto con gli uffici che ringrazio e in continuità con le amministrazioni precedenti”

“Il centro didattico è un complemento del museo, fondamentale, qui si potranno svolgere avviate da anni con le scuole e per le famiglie ma anche per gli adulti- commenta Maria Chiara Bettini direttrice museo archeologico Artimino- Qui spazi più ampi e attrezzati anche per poter studiare i materiali archeologici che vengono dal territorio, una necessità. Qui ci sono sale didattiche che comprendono uno spazio per lo scavo didattico, una piccola cisterna, un laboratorio multimediale ed un a ricostruzione di una casa etrusca”.

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