Toscana - ALERT NEGLI USA: CRISI DI CONSUMO E MINACCIA PER IL VINO TOSCANO

Milko Chilleri
LIVE

Mentre in Italia e in Europa il dibattito sui dazi preoccupa i produttori, con l’inserimento UFFICIALE anche del vino italiano nella lista dei prodotti soggetti a un dazio del 15%, negli Stati Uniti cresce una rivoluzione silenziosa che potrebbe complicare l’export, soprattutto quello toscano. Da mesi, una campagna mediatica contro bevande alcoliche intacca la reputazione del vino e dello stile di vita mediterraneo, a vantaggio pare, dei prodotti Made in USA. A confermare questa tendenza è una produttrice toscana di origini americane, che ai nostri microfoni ha preferito restare anonima

Joan Rogan, tra i podcaster più influenti e conduttore televisivo, dichiara di aver smesso di bere dopo essersi reso conto del negativo impatto dell’alcol sul suo corpo e sulla mente.

Anche medici, professori e neuroscienziati come Andrew Huberman mettono in guardia sui rischi delle bevande alcoliche, con le loro dichiarazioni rilanciate da riviste, siti sanitari e programmi televisivi.

Il risultato lo troviamo nelll’ultimo sondaggio dell’autorevole istituto americano Gallup, che certifica che il consumo di bevande alcoliche negli USA ha raggiunto il minimo storico: solo il 54% degli adulti dichiara di farne uso, rispetto al 62% del 2023. Secondo Gallup, la maggioranza degli americani afferma che bere anche moderatamente fa male alla salute.

Ma quale futuro attende davvero il nostro pregiatissimo vino toscano, di cui il 40% è destinato agli Stati Uniti? Potremmo essere di fronte a un cambiamento epocale, alimentato da un intreccio di fattori politici e sociali che rischiano di influenzare le abitudini di consumo degli americani. Tra dazi e nuove preferenze dei consumatori, il vino italiano e toscano sembra destinato a mesi difficili.

Articoli correlati

Qualcosa che sia per te.