PISTOIA - ANNATA NERA PER L’OLIO PISTOIESE, RACCOLTA STIMATA AL 25%

Patrizio Ceccarelli
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Un’ombra si allunga sugli uliveti della provincia di Pistoia. L’annata olivicola 2025 si preannuncia come una delle più difficili degli ultimi anni, con una drastica riduzione del raccolto che minaccia la sopravvivenza economica di numerosi produttori e frantoi locali. Secondo un sondaggio di Coldiretti Pistoia, le previsioni sono allarmanti: nella migliore delle ipotesi, la produzione raggiungerà solo un terzo di quella di un’annata media, scendendo a un misero 15-20% rispetto all’eccezionale raccolto del 2024. Per molte aziende, la raccolta potrebbe addirittura non essere sostenibile dal punto di vista economico. La crisi è la conseguenza di un insieme di fattori negativi. Oltre al naturale ciclo di “carica e scarica” degli ulivi, hanno pesato il caldo estremo e la prolungata siccità che hanno messo a dura prova le piante. A complicare ulteriormente il quadro è stata l’esplosione della mosca dell’olivo, favorita dall’abbondanza di olive della precedente annata e dalla presenza di oliveti abbandonati, veri e propri focolai di infezione. Nonostante il quadro desolante, c’è un barlume di speranza. Gli olivicoltori con scorte di olio del 2024 hanno un po’ di margine di respiro, e gli oliveti irrigati hanno mostrato una maggiore resistenza. Anche alcune varietà, come frantoio e moraiolo, si sono dimostrate più resilienti rispetto al leccino, offrendo una piccola consolazione in un anno altrimenti da dimenticare.

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