Il day after di Bugetti: nessun commento sull’inchiesta ma rispettati gli impegni in programma. Faggi: “Lavoriamo con lo spirito di sempre”

La sindaca ha presenziato all'inaugurazione del deposito della Protezione civile. Vicino a lei tanti assessori ma, sottotraccia, si comincia a parlare di cosa potrà accadere dopo la decisione del gip
Claudio Vannacci
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      All’indomani dell’avviso di garanzia per corruzione, con richiesta di arresti domiciliari, la sindaca di Prato Ilaria Bugetti non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito alla vicenda, confermando come fatto già ieri la massima fiducia nella magistratura e la convinzione di non aver commesso nessun reato. E proprio a conferma di questo, Bugetti non è voluta mancare ad un appuntamento già in agenda come l’inaugurazione del nuovo deposito della Protezione civile. Qui, tra strette di mano e incoraggiamenti, ha incontrato anche l’assessora regionale Monia Monni che, oltre a manifestare solidarietà alla collega, che è anche un’amica personale, ha ribadito la posizione della Regione su uno dei punti oggetto dell’inchiesta, vale a dire il sistema di depurazione delle acque. “C’è un programma molto datato tra Regione, Comune e Industriali – dice Monni – per migliorare il sistema di depurazione del distretto tessile. Noi ci muoviamo nell’ambito e nell’alveo di quell’accordo”.

      Intanto, mentre si delineano i contorni dell’inchiesta e delle indagini affidate ai carabinieri del Ros, che richiamano il “rapporto patologico”, come viene definito dalla procura, tra Bugetti e l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, elencando una lunga serie di episodi sospetti, ci si comincia ad interrogare su cosa potrà accadere all’amministrazione comunale dopo l’udienza della sindaca davanti al giudice per le indagini preliminari, chiamato a decidere anche sulla richiesta di arresti domiciliari. Bocche cucite tra gli assessori, molti dei quali presenti stamani, proprio a testimoniare la vicinanza a Bugetti. E’ toccato così al vicesindaco Simone Faggi tracciare la linea: “Proseguiamo nel nostro compito – le sue parole -. Questo non intacca minimamente il lavoro amministrativo. Siamo ben consci della responsabilità che pesa su tutti noi e lavoriamo con lo stesso spirito di sempre”.

      Parole di circostanza che non nascondono il travaglio che in queste ore sta attraversando la maggioranza e, più in generale, il Pd. Molto dipenderà dalla decisione del gip con le ipotesi di autosospensione o, addirittura, di dimissioni di Bugetti che restano al momento solo a livello teorico ma di cui, sottotraccia, si comincia a parlare. E a quel punto la vicenda, da giudiziaria come è adesso, diventerà anche politica.

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