FIRENZE - LA STRETTA SUI DEHORS: NESSUN AUMENTO IN AREA UNESCO E DIVIETO ASSOLUTO IN 60 STRADE

Chiara Valentini
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Nessun nuovo dehor rispetto a quanti ce ne sono ora, sanzioni più pesanti, divieto assoluto di occupazione di suolo pubblico in alcune zone e divieto di ulteriore occupazione in altre. E’ il nuovo regolamento di Palazzo vecchio sui dehors, molto più restrittivo rispetto a quello precedente di 15 anni fa. Sparisce ad esempio il  margine di aumento del 10%, l’occupazione di suolo pubblico per i dehors non potrà mai superare quello attuale ovvero 12.600 mq. Anche le sanzioni sono più pesanti: sono causa di decadenza del permesso per un anno due violazioni in 365 giorni o l’avere all’interno dell’azienda tipologie di lavoro irregolari. In quell’anno il metri quadri lasciati liberi potranno essere richiesti da altri (anche altrove) quindi la decadenza rischia di diventare permanente. In caso di violazioni ripetute di occupazione suolo pubblico è prevista la chiusura per 3 giorni. In generale le violazioni del regolamento possono portare a multe fino a 500 euro. 60 strade del centro sono soggette a divieto assoluto di occupazione. In altre 20 (tra cui borgo la Croce, piazza Sant’Ambrogio e via de Serragli non potranno essere allestiti nuovi dehors rispetto a quelli già presenti. In quattro piazze, ovvero Signoria, Repubblica, Santa Maria Novella e Pitti, ci saranno altri giorni per fare valutazioni. “Non ci possono essere piazze di serie A e B” ha però sottolineato la Sindaca. Sono 5 le tipologie di dehors a seconda dell’impatto e 72 le strade in cui sono ammesse solo le occupazioni più “leggere”. E’ però confermata la decisione di avere coperture e ombrelloni uniformi nei colori e quella di puntare sul verde come elemento di decoro, oltre allo stop alla plastica e la pubblicità di qualsiasi genere (che non sia il nome dell’esercizio). Tra le novità per ottenere l’autorizzazione c’è il requisito di avere almeno 20 mq di sala interna e lo spazio interno non potrà superare la metà della superficie di quello interno. Per i locali aperti dopo le 22 è richieta anche la valutazione di impatto acustico; è poi previsto l’obbligo di polizza assicurativa e fidejussoria in modo che in caso di fallimento dell’esercizio non sia il Comune a doversi far carico delle spese di smantellamento. La delibera verrà portata in Consiglio comunale il 22 dicembre e sarà operativa da inizio 2026. Fino al 15 marzo 2026 sarà però possibile presentare istanza e, in attesa della decisione del Comune, la concessione manterrà la propria efficacia.

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