FIRENZE - LE LUCI E LE OMBRE DELLA FIRENZE ANNI OTTANTA

Chiara Valentini
LIVE

Il nuovo rinascimento culturale, la capitale europea della cultura nel 1986, locali come il Tenax diventati simbolo di un incredibile fermento musicale d’avanguardia, dai Litfiba ai Diaframma, lo spirito di libertà che dalla platea dell’Universale si è riversato sullo schermo della storia. È questo che viene in mente quando si parla della Firenze degli anni Ottanta. E questo è avvenuto. Ma al di là di una narrazione diventata quasi mitologica tutto il resto dov’era? Si sono chiesti alcuni studiosi, che quel periodo lo hanno anche vissuto? Per la prima volta anche le ombre di quel periodo diventano oggetto di esame approfondito e scientifico attraverso due seminari organizzati dall’Istituto storico della resistenza e dall’Università di Firenze (la seconda parte si terrà a gennaio) le cui conclusioni confluiranno probabilmente in un libro. Intanto però si può fare un ripasso di aspetti meno approfonditi di quegli anni che, per certi versi, hanno gettato le basi della Firenze di oggi. Dalla prima lotta in Italia di una comunità straniera, quella senegalese, con 40mila fiorentini che scesero in piazza insieme a loro e all’arcivescovo Piovanelli in una marcia anti razzista alle tensioni urbanistiche nell’area Fiat che gettarono in parte le basi della Firenze in cui viviamo adesso. Ma anche il ruolo del turismo e della conciliazione con l’identità della città arrivato oggi alle (forse estreme) conseguenze. In quegli anni a Firenze un sindaco veniva ucciso per strada (il 10 febbraio 1986 Lando Conti viene freddato dalle Brigate Rosse in zona Ponte alla Badia mentre andava in consiglio comunale), gli operai scendevano in piazza, il PCI fiorentino subì lacerazioni profonde a causa della Fiat fondiaria, si sentiva forte la voce dei movimenti per la pace (sfociati forse non a caso proprio qui nel social forum del 2002). Erano gli anni del Mostro. Il decennio si chiude, proprio a Firenze, con i primi movimenti studenteschi della Pantera. Insomma una città di un’incredibile complessità e spesso contraddizioni fatta di molte anime, da quella edonista e neoliberista a quella di lotta più identitaria. Anime gravide di conseguenze e anche per questo vale la pena di non essere abbagliati dalla luce del mito e approfondirne la lettura

Articoli correlati

Qualcosa che sia per te.