FIRENZE - PROTOCOLLI SICUREZZA: LA FIRMA DI RFI E AUTOLINEE

Chiara Valentini
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Una maggiore sicurezza nella zona della stazione di santa maria novella e sugli autobus. Era questo l’oggetto di due distinti protocolli firmati in Prefettura da tutti gli attori coinvolti e dal Comune di Firenze. Entrambi recepiscono azioni già messe in campo e ne prevedono altre. Per entrambi la parola d’ordine è sinergia e scambio delle informazioni. Iniziamo dal primo. Controlli interforze dalle 7 all’una di notte fuori dalla Stazione e strade limitrofe sono già stati messi in campo soprattutto dopo i dati emersi nel giugno scorso che  evidenziavano un aumento di reati del 23% in tutta l’area. Attraverso una cabina di regia con tutte le forze dell’ordine, RFI metterà in campo particolari guardie giurate che controlleranno anche i parcheggi sotterranei e telecamere di ultima generazione che in futuro potrebbero essere connesse direttamente con le forze dell’ordine. Saranno implementati anche i controlli della Polfer all’interno della stazione. “Facciamo con quello che abbiamo” risponde il questore quando gli chiediamo se sentano l’esigenza di uomini in più, quelli che la Sindaca continua a chiedere al Governo. “Sì, mancano”, risponde infatti lei. In Comune si occuperà principalmente delle persone fragili attraverso le unità di strada anche per incidere, spiega la Prefetta, sulla percezione di sicurezza che queste possono creare. Anche il protocollo firmato con Autolinee Toscane, chiesto lo scorso aprile dai sindacati presenti al tavolo, raccoglie azioni già in campo e ne aggiunge altre a beneficio di passeggeri e autisti. Nel 2025 ci sono state 45 aggressioni gravi ai danni di autisti di cui 9 a Firenze, in aumento rispetto al 2024. Solo nell’ultimo mese ci sono state 46 segnalazioni.  Autolinee ha già installato 17mila telecamere sui bus in tutta la Toscana che ha permesso di individuare molti più colpevoli di reati, il progetto sentinel partito a metà novembre consentirà, attraverso le segnalazioni degli autisti, di mappare le linee più a rischio sicurezza. ognuno ha poi a disposizione un bottone rosso per mettersi immediatamente in contatto con Autolinee e in futuro, è scritto nel protocollo, direttamente con le forze dell’ordine. Il Protocollo impegna inoltre le forze dell’ordine a formare il personale sulla gestione dei conflitti e delle aggressioni verbali e fisiche e Autolinee a installare su ogni autobus la cabina protettiva.

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