Sono circa venti le proposte progettuali presentate dai tecnici della Regione ai sindaci della Val di Bisenzio, con l’obiettivo di migliorare in modo sostanziale la mobilità del territorio. Lo studio di fattibilità realizzato anche con la collaborazione dei tecnici provinciali si articola lungo due direttrici principali: miglioramento della SR325, con interventi di messa in sicurezza e ipotesi di tracciati alternativi nei punti più critici, rafforzamento dei collegamenti con le grandi infrastrutture nazionali, in particolare con i caselli autostradali di Barberino e Calenzano sull’A1, e con l’A11.
Le ipotesi progettuali, in alcuni casi alternative e in altri complementari, prevedono investimenti per diverse centinaia di milioni di euro. Data la complessità dei contenuti, la presentazione proseguirà a settembre con un nuovo incontro finalizzato a individuare una prima selezione condivisa degli interventi prioritari.
All’incontro erano presenti, tra gli altri, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore regionale Baccelli, il consigliere Pd Marco Martini, i tecnici regionali e provinciali, il presidente della Provincia e sindaco di Montemurlo Simone Calamai, nonché i rappresentanti dei Comuni della vallata: il sindaco di Cantagallo e presidente dell’Unione dei Comuni Guglielmo Bongiorno, la sindaca di Vernio Maria Lucarini e il vicesindaco di Vaiano Davide Puccianti.
«È la prima volta che viene condotto uno studio così ampio e approfondito sulla mobilità dell’intera Val di Bisenzio – hanno commentato congiuntamente Bongiorno, Lucarini e Puccianti –. Abbiamo apprezzato la qualità del lavoro svolto dagli uffici tecnici e la disponibilità della Regione, che si è detta pronta a finanziare gli interventi di propria competenza e a farsi portavoce presso il Governo per quelli sulla rete nazionale».
I rappresentanti dei Comuni hanno però sottolineato la necessità di fare presto chiarezza sulle priorità: «Non tutto sarà realizzabile – hanno aggiunto –. Sarà fondamentale un confronto serio tra i Comuni della vallata, insieme a Prato e Montemurlo, per identificare le opere davvero strategiche. Lo Stato dovrà fare la sua parte, anche alla luce dei costi elevati dovuti alla complessa morfologia del territorio».
Durante l’incontro, è stata ribadita la necessità di rafforzare il trasporto ferroviario. In particolare dopo il rinvio di due anni dei lavori sulla galleria San Benedetto–Vernio, è stata chiesta con forza la realizzazione delle tre nuove fermate previste (La Briglia, Carmignanello, Terrigoli) e un incremento dei servizi.
«Serve una visione integrata della mobilità – hanno concluso i sindaci – non si può pensare solo alla viabilità su gomma: la ferrovia deve diventare parte integrante della rete di collegamento del territorio».
«È stato un incontro molto importante che ha visto da parte della Regione presentarci gli studi e i progetti che sono stati elaborati in questi mesi.- dice Simone Calamai, nel suo doppio ruolo di sindaco di Montemurlo e presidente della Provincia di Prato- È stato fatto un lavoro enorme di valutazione e di analisi, con spirito ingegneristico, che ha consentito di metterci a disposizione tante soluzioni per il miglioramento della viabilità in Val Bisenzio con garanzia di fattibilità e concretezza. Sulla base delle soluzioni prospettate dalla Regione, Provincia e Comuni ora avvieranno una riflessione condivisa per arrivare ad una serie di scelte che, per Calamai sono «alla base di una visione futura della 325 e di tutta la mobilità della Val Bisenzio. Per noi questo è il concetto fondamentale – continua – Da tempo la Provincia e i Comuni si sono dati l’obbiettivo fermo di dare una visione precisa di sviluppo futuro della mobilità. Da qui, passo dopo passo, agiremo per migliorare il tracciato esistente e per arrivare alle alternative che, siamo consapevoli, avranno costi ingenti a livello di spesa e di tempistiche realizzatorie, ma con una visione precisa, con progetti certi, abbiamo la possibilità concreta di arrivare a risultati di grande rilievo per tutta la Val Bisenzio». Calamai sottolinea che, quando i progetti saranno nelle condizioni di cantierabilità, sarà fondamentale il supporto, per le risorse che richiedono, da parte dello Stato. «Chiederemo che anche il governo affianchi tutti gli enti, a partire da Regione e Provincia, per sostenere e finanziare le soluzioni individuate congiuntamente, perché si possano accorciare i tempi di realizzazione».