FIRENZE - DAZI, BUTI: “BASTA CRESCITA SOLO CON EXPORT”

Redazione
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“L’Europa deve ripensare il suo modello di sviluppo. Non si può più contare su una crescita esclusivamente tirata dall’export, bisogna contare più su noi stessi”. Il professor Marco Buti suona la sveglia alle istituzioni europee. Lo fa dall’alto di una decennale esperienza a Bruxelles dove ha ricoperto anche il ruolo di direttore generale per gli Affari economici e finanziari della commissione europea. Ospite della Camera di Commercio diFirenze per gli incontri Colloqui dell’economia, l’economista ha sottolineato l’importanza di una reazione forte e strutturale dell’Europa in questo contesto geopolitico così incerto e complesso. “Investimenti, mercato unico da completare – e i rapporti Draghi e Letta hanno indicato come fare – ma anche uno sforzo di lungo periodo per ricostruire un multilateralismo – ha dettagliato Buti – Significa anche una maggiore condivisione di sovranità, il che richiede di superare l’attuale torsione sovranista che prevale in numerosi paesi dell’Unione Europea. Una riforma del modello di sviluppo esige una coerenza verticale fra livello europeo, nazionale e regionale nelle politiche industriali e nei comportamenti degli attori economici e sociali”.
Mente del manifesto per la reindustrializzazione della Toscana, presentato circa un mese fa, Buti consegna nelle mani del futuro presidente toscano, chiunque sarà, questo concentrato di azioni e principi di medio e lungo termine per dare più struttura e prospettive a chi vuole fare impresa e più benessere ai toscani:
“Negli ultimi 20 anni abbiamo riallocato l’occupazione, da settori ad alta produttività e alti salari, a settori a bassa produttività e a bassi salari. Quindi penso che il nuovo presidente della Regione dovrà affrontare i problemi strutturali in modo sistemico. Con il nostro manifesto sulla reindustrializzazione abbiamo offerto una diagnosi, abbiamo offerto il perimetro, il nuovo presidente della Regione dovrà riempirlo di contenuti”.

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