FIRENZE - CUBO NERO: SI ATTENDE LA RISPOSTA DELLA SOVRINTENDENZA

Chiara Valentini
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Tutte le procedure del Comune sono state corrette. E’ quanto emerso dalla commissione urbanistica, chiamata a fare il punto sulla vicenda cosiddetta del “cubo nero”, ovvero le due torri di impatto visivo notevole, sulla vetta del complesso residenziale di lusso sortyo al posto dell’ex teatro comunale in via il Corso. La sindaca Funaro potrebbe incontrare, a breve, la proprietà (il fondo immobiliare internazionale Hines) e la Soprintendenza per parlare di una possibile riduzione dell’impatto visivo. Il capogruppo PD Luca Milani ha avanzato l’ipotesi di chiedere  alla proprietà di modificare il colore ottone brunito (che nello skyline appare molto più scuro) ma ha ammesso che occorrerebbe la loro “buona volontà”- Se questo si traduce con  “dovrebbero farlo gratis” è poco probabile che avvenga soprattutto se le procedure di autorizzazione sono state corrette. Ed è una delle risposte che si attendono. Il 25 agosto Palazzo Vecchio ha richiesto alla Sovrintendenza la documentazione sui controlli dei materiali di cantiere ma ancora non è stata data risposta. E’ in corso, lo ricordiamo, anche un’indagine conoscitiva da parte del Ministero della cultura, da cui la Sovrintendenza dipende, per vagliare la correttezza dei procedimenti, l’inizio dei quali si perde ormai qualche giunta fa. E dalla giunte passate sono arrivate le parole di Cecilia del Re, all’urbanistica con Nardella. “Non ho mai firmato atti sul cubo e ho avuto un solo contatto con la proprietà” dice. “Probabilmente c’era una sosia al suo posto” la replica sarcastica del presidente della commissione urbanistica, PD.Al di là della correttezza delle procedure, la polemica riguarda soprattutto la visione di città e quindi il futuro. La sindaca Funaro ha recentemente dato il suo giudizio personale (e negativo) sulla costruzione promettendo per il futuro processi partecipativi su progetti del genere. Quindi anche privati.

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