PRATO - INCHIESTA CORRUZIONE: CHOC PER LE DIMISSIONI DELLA SINDACA

Nadia Tarantino
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Il terremoto, quando arriva e arriva forte, spazza via tutto. Questo ha fatto l’avviso di garanzia per corruzione con richiesta di arresti domiciliari notificato dalla procura antimafia a Ilaria Bugetti, sindaca di Prato dimissionaria. Giù il Comune. Il muro della resistenza, issato dalla sindaca, dai suoi assessori e dai suoi fedelissimi, si è sgretolato in una settimana, mentre nel giro di una notte si è spenta la volontà, espressa al Consiglio comunale, di rimanere in sella. Mai una pagina così nella storia della città. Oggi, sabato 21 giugno, il portone del Palazzo comunale è rimasto chiuso: un’immagine che più di tutto descrive lo scenario di queste ore. Telefoni spenti. Nessuno parla, nessuno commenta più di quanto già fatto ieri. Ilaria Bugetti aspetta lunedì quando comparirà davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Firenzeper rispondere all’interrogatorio preventivo all’esito del quale ci sarà le decisione sulla richiesta di domiciliari. Una richiesta, va detto, sgonfiata dalle dimissioni che diventeranno irrevocabili tra venti giorni. Lunedì sarà anche il giorno di Riccardo Matteini Bresci, l’imprenditore tessile indagato insieme a Bugetti, per il qualche è stato chiesto il carcere perché già arrestato e condannato lo scorso anno per lo stesso reato. Secondo i magistrati antimafia, i due avrebbero intrattenuto un “rapporto patologico”, fatto di convenienze reciproche. La segretaria del Pd, Schlein, passato qualche giorno avrebbe preteso una soluzione che doveva essere quella dell’autosospensione che però si è trasformata nelle dimissioni quando anche il vicesindaco Faggi è finito sul registro degli indagati per false informazioni al pm.
Intanto si guarda al futuro. che succede ora?
In casa Pd non si fa solo quadrato attorno a Ilaria Bugetti parlando di dimissioni come di “scelta di responsabilità e di rispetto per le istituzioni e per la città”, ma si comincia a sfogliare la margherita dei possibili candidati. Le tifoserie in campo, al momento, sarebbero principalmente due: quella che spera nel miracolo Biffoni, sindaco per dieci anni, e pronto a distogliere lo sguardo dalle Regionali per mettersi di nuovo al servizio della sua città, e quella, sostenuta pare dai vertici del partito locale, che pronuncia il nome di Ilaria Santi, ex assessore della Giunta Biffoni e nominata da Bugetti sua consigliera speciale con delega alla Pubblica istruzione.
Il centrodestra si riunirà lunedì prossimo per ribadire che c’è necessità di un cambio di rotta e per individuare una rosa di papabili candidati sindaco. Sul tavolo ci sarebbero diversi nomi tra Fratelli d’Italia e Forza Italia e molto dipenderà dalla quadra che sarà raggiunta sull’altro tavolo, quello delle elezioni regionali.

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