PRATO - RICHIESTA ARRESTI DOMICILIARI BUGETTI

Nadia Tarantino
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Ilaria Bugetti, sindaca di Prato, è indagata per corruzione dalla Dda di Firenze che nei suoi confronti ha chiesto gli arresti domiciliari. Un terremoto giudiziario e politico di vaste proporzioni. Richiesta di domiciliari per la sindaca e richiesta di custodia cautelare in carcere per il secondo indagato, l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, ex patron del Gruppo Colle, arrestato a maggio dello scorso anno per corruzione e già condannato insieme all’ex comandante della Compagnia dei carabinieri di Prato, Sergio Turini. Alla base dell’inchiesta, costola di una relativa alla criminalità cinese, i rapporti tra la sindaca e l’imprenditore: rapporti risalenti nel tempo, agli anni in cui Bugetti era sindaca di Cantagallo, il comune del Val di Bisenzio dove il Gruppo Colle ha il suo quartier generale, e continuati nella veste di consigliera regionale Pd per due legislature e poi di sindaca di Prato. Gli investigatori contestano un presunto sistema di corruzione finalizzato, sembra, a tutelare gli interessi dell’imprenditore che in cambio avrebbe – stando all’ipotesi – raccolto voti per Bugetti candidata. Si fa riferimento a migliaia di voti che sarebbero stati assicurati a Ilaria Bugetti nella corsa a consigliera regionale e in quella a sindaca di Prato. Voti e soldi per la campagna elettorale con il 20 per cento dei finanziamenti – hanno ricostruito le indagini – che sarebbero stati frutto dell’impegno dell’imprenditore tessile.
“Il rapporto patologico tra i due”, si legge in uno dei passaggi più morbidi della richiesta di misura cautelare, sarebbe continuato anche dopo le elezioni amministrative.
La prima scossa di terremoto stamani presto quando a casa della sindaca di Prato, Ilaria Bugetti, hanno suonato il campanello i carabinieri del Ros per notificare una informazione di garanzia con richiesta di domiciliari e per perquisire l’abitazione. La seconda scossa subito dopo, quando il Ros si è presentato in Palazzo comunale per una ulteriore perquisizione locale e informatica.
Le due richieste di arresto sono sul tavolo del giudice delle indagini preliminari che deciderà dopo l’interrogatorio di garanzia che sarà messo in agenda entro cinque giorni.
A metà mattina, Ilaria Bugetti, con un comunicato, ha confermato di essere indagata: “In relazione al contenuto dell’avviso di garanzia – si legge – la mia persona si è messa immediatamente a disposizione dell’autorità. Sin da ora ribadisco l’assoluta fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, e non mi sottrarrò a nessun riscontro avendo la certezza che il mio operato è sempre stato improntato alla correttezza personale, istituzionale e giuridica”.
Un’inchiesta complessa che avrebbe messo in luce il “condizionamento” di Bugetti, già sindaca di Prato, nei confronti dell’amico Matteini Bresci portatore, secondo gli investigatori, di “poteri occulti”. Condizionamento che sarebbe arrivato fino dentro gli uffici del Palazzo comunale e, in particolare, in quelli di funzionari e dirigenti tecnici per concessioni e autorizzazioni relative ad aree di interesse privato.
Sarà il giudice delle indagini preliminari a decidere il destino di Ilaria Bugetti su cui pende, a differenza di Matteini Bresci, la richiesta di arresti domiciliari in quanto incensurata.

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